martedì 14 dicembre 2010

L'UOMO VECCHIO e L'UOMO NUOVO | Torture via radio e mutazioni mentali | di Mundo Civilizado

Dopo aver seguito per anni gli sviluppi dell'Agenda del Nuovo Ordine Mondiale (e di tutti gli aspetti ad essa connessi) mi sono ormai convinto che tutti quei libri e quei film di fantapolitica e fantascienza che divoravo da adolescente sono diventati (o stanno per diventare) realtà.
Scenari distopici e apocalittici come quelli descritti da Orwell nel suo celebre "1984", o tecnocrazizzati come quelli dei romanzi cyberpunk, non appaiono più tanto improbabili o lontani; anzi, possiamo senza dubbio affermare che fanno parte - con le dovute differenze del caso (più di forma che di sostanza, in verità) - della nostra vita quotidiana.

 
Tra sette segrete di "Illuminati" che tramano nell'ombra, potenti multinazionali ecocide e organi d'informazione corrotti, tra sostanze chimiche nocive disperse (volontariamente) nell'atmosfera, tecnologie in grado di provocare terremoti, cibi geneticamente modificati, chip sottocutanei e messaggi subliminali...

Insomma, tra questo marasma di manipolazioni la vita dell'essere umano oggi più che mai appare sull'orlo di una MUTAZIONE: non sto parlando dei famosi cyborg aasimoviani (anche se...) nè del più ottimistico cambiamento "spirituale" atteso dai sostenitori della New Age. Mi riferisco bensì ad una mutazione di tipo "mentale", una trasformazione psichica e psicologica che lentamente, ormai da anni, sta creando un nuovo tipo di umanità, costantemente bombardata da stimoli esterni eppure totalmente avulsa dalla realtà che la circonda; un tipo di "uomo nuovo" che vive la sua vita come se fosse perennemente sotto l'effetto di un'anestetico e accetta ogni possibile aberrazione con freddo distacco.

Per carità, concordo con voi nel dire che negli ultimi anni sembra farsi avanti una nuova massa di individui informati e consapevoli. Allora noi, che siamo qui a lamentarci, che siamo? Ma allo stesso tempo non possiamo non ammettere una certa impotenza da parte nostra. L'inquietudine non si concretizza. Come se un singolo animale in mostra allo zoo si ribellasse, conoscesse il suo carceriere e urlasse il suo nome, senza tuttavia sapere come impossessarsi delle chiavi per aprire la gabbia. E nel frattempo, osservasse gli altri suoi simili leccarsi placidamente le zampe in attesa del pasto.

Ecco, questo è il punto: l'uomo moderno, appartenente alla "vecchia generazione", paradossalmente è un "risvegliato", ma si ritrova suo malgrado nel mondo dell'uomo post-moderno, l'uomo "nuovo" che invece è uno zombie e nemmeno VEDE la gabbia.
E' un pò quello che accade al protagonista di "1984": Winston sà che c'è qualcosa che non và, i suoi ricordi del periodo pre-Grande Fratello sono confusi, addormentati, quasi cancellati dal violento "imprinting" del Partito; ma lentamente egli riprende coscienza, e sebbene sia circondato da gente impassibile, quasi lobotomizzata, cerca di recuperare la sua umanità. Intanto la neo-lingua avanza, ogni giorno decine di parole spariscono e con esse lo stesso concetto che illustrano: se il termine 'libertà' viene cancellato dai vocabolari, allora la libertà non esiste. Non si può sfuggire al livellamento e dopo un periodo nel quale si illude di poter scappare, Winston si arrende al condizionamento del Partito e impara ad "amare" il Grande Fratello: 2+2 fà 5.

Non è il caso che mi soffermi sull'aspetto profetico del romanzo di Orwell. E' sotto gli occhi di tutti: siamo costantemente monitorati da un sistema altamente vigile ed efficiente che controlla ogni nostro spostamento (http://www.youtube.com/watch?v=5strjglBFkQ&feature=related). Per questo non è sbagliato pensare che ormai da anni, all'interno della cabina del Grande Fratello, siano perfettamente conscii del fatto che esista una "massa di individui informati e consapevoli". E che nonostante l'indottrinamento dell'Uomo Nuovo continui (con successo), bisogna sempre fare i conti con l'Uomo Vecchio, quello che ancora ricorda com'era il mondo PRIMA che loro arrivassero. Vale a dire, prima che instaurassero il New World Order.

Manco a dirlo, ci stanno pensando eccome. Oltre ad armi geofisiche (l'H.A.A.R.P) atte a destabilizzare i Paesi, in cabina progettano anche armi PSICONEUROLOGICHE atte a colpire proprio questa parte di "vecchia" umanità. Lavorano insomma a forme di tortura della mente tramite le onde radio. Ci lavorano, le progettano, le realizzano e - sappiatelo - le sperimentano.

Ora, prima che vi illustri il come e il perchè, sappiate che la cosa appare pazzesca anche a me, e in questo senso vorrei tornare brevemente al discorso "Fantascienza". Secondo Wikipedia, la fantascienza << ha come tema fondamentale l'impatto di una scienza e/o una tecnologia - attuale o immaginaria - sulla società e sull'individuo >>. Ergo, proprio adesso stiamo facendo della fantascienza. Ci tengo a dirlo, per i più pignoli tra voi. Anche se dopo le dovute ricerche mi pare di capire che questa tecnologia tanto "immaginaria" non è, è sempre confortante (in un certo senso) pensare che si tratta di 'fiction'.

Signori, le armi PSICONEUROLOGICHE: oggi nel mondo migliaia di persone chiedano a gran voce che sia fatta un'indagine internazionale su una tecnologia "invisibile" che agisce a distanza e che viene utilizzata contro civili ignari e senza difesa. Tramite elettrodi impiantati sottopelle fraudolentemente nel corso di interventi chirurgici (o semplici iniezioni) alcuni "burattini" nell'ombra sono in grado di provocare nella persona allucinazioni, crisi di panico e perdita della memoria. Possono addirittura ridurre gli individui in stato vegetativo.

Non è una burla: l'ex presidente americano Clinton ha ammesso nel 1995 che gli USA hanno per anni condotto esperimenti sul controllo mentale su ignari cittadini mericani. "Cittadini-cavie". Diversi medici hanno ritrovato casualmanete impianti tecnologici nel corpo dei loro pazienti, senza che loro ne sapessero spiegare la provienenza; ecco la testimonianza al TG2 DOSSIER RAI del dott. Colaminè.


Nel filmato il dottore dice chiaramente che l'impianto (che funziona come una radio-trasmittente) potrebbe potenzialmente << a seconda delle modulazioni e delle frequenze emesse, indurre comportamenti in positivo, ma anche in negativo, quindi potremmo considerarlo un modo (...) per controllare entro certi limiti l'emotività, il comportamento; la famosa ipotesi del controllo delle menti, il controllo a distanza >>.

Anche il TG5 ha parlato di questi strani ritrovamenti.

Segnalo quat'altro video di un Tg veneziano andato in onda un anno fà dove Paolo Dorigo dimostra di avere un microchip nella testa che nessun medico chirurgo vuole espiantare (vedi anche: http://www.youtube.com/watch?v=WHvOokPlNgc).

Bene. Il fenomeno ESISTE. In tutto il mondo.
Parliamo di enormi violazioni dei diritti dell'uomo, violazioni che imperversano nel più grande silenzio. "Crimini contro l'umanità", senza dubbio. Chi c'è dietro? In questi ultimi anni gli "attacchi" si sono intensificati, tanto che si sono costituite numerosissime associazioni per cercare di venirne a capo (e tra breve ve ne cito alcune).
C'è una richiesta continua da parte delle vittime presso gli alti funzionari dello Stato, le Organizzazioni per i diritti dell'uomo e la stampa. Di solito non ottengono risposte a causa di un'ignoranza generalizzata su questa tecnologia. Secondo le diagnosi degli istituti psichiatrici, poi, le vittime hanno 'semplici' allucinazioni; i reclami depositati nei commissariati di polizia locali sono spesso considerati come problemi psicologici o vengono semplicemente ignorati.
E tutto ciò nonostante le ammissioni di numerosi specialisti, pubblicati e conosciuti, circolino in internet e nelle librerie. Nessun commento particolare è mai arrivato da parte dei politici di governo dei paesi occidentali e dell'Italia in particolare.
Al contrario, l'ampiezza dei crimini denunciati e la gravità dei carichi ESIGONO un'indagine internazionale urgente.

Qui c'è n'è abbastanza per aprire una vera e propria "rivolta" su scala globale. Nel gennaio 2007, la giornalista Sharon Weinberger ha pubblicato nel Washington post un'articolo intitolato "Mind Games" sulle vittime americane, e ha parlato dell'Organizzazione militante "Freedom From Covert Harassment and surveillance" (Diritto di Vivere senza Sorveglianza e Molestie Occulte).
Io, nel mio piccolo, posso riportarvi alcune delle Associazioni nel mondo che si occupano di assistere e aiutare le vittime di torture neuropsciologiche; sono tantissime, in qs sede mi limito a segnalare quelle italiane, europee e statunitensi:

ITALIA:
ASSOCIAZIONE ITALIANA, SCIENTIFICA E GIURIDICA, CONTRO GLI ABUSI MENTALI, FISICI E TECNOLOGICI
http://www.aisjca-mft.org/, http://vicmongr.wordpress.com/, http://it.geocities.com/decifircas

ASSOCIAZIONE VITTIME ARMI ELETTRONICHE-MENTALI
EMAIL: info@avae-m.org, info@associazionevittimearmielettroniche-mentali.org, basmau@libero.it, paola.marziani@libero.it, antanarivo@libero.it,

USA:
FREEDOM FROM COVERT HARASSMENT AND SURVEILLANCE: http://freedomfchs.com/

THE AMERICAN COGNITIVE LIBERTIES ASSOCIATION: http://americancognitivelibertiesassoc.org/default.aspx

EUROPA:
THE FEDERATION AGAINST MIND CONTROL EUROPE: http://www.mindcontrol-victims.eu/

Bene, che dire infine. L'animale rinchiuso in gabbia urla ancora più forte. Forse il suo vicino domani smetterà di leccarsi le zampe e comincerà a urlare anche lui.
Non può che essere questo il compito dell'uomo "vecchio", consapevole della sua stessa impotenza. Fino a quando un controllore col camice bianco arriverà ad iniettargli il chip, l'uomo vecchio non smetteà di urlare.

Perchè 2+2 fà 4, farà sempre 4, inesorabilmente 4.

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