Se inorridite all'idea di un clima modificato artificialmente, di una umanità microchippata e senza emozioni, o di fronte alla notizia di un governo che spende milioni di dollari in ricerca per creare soldati-cyborg, sappiate che ad altri queste cose appaiono addirittura auspicabili. E non mi riferisco a chi, per interessi politici, militari o personali lavora a questi progetti. Parlo di comunissime persone, come voi che leggete, persone per le quali un androide che funziona con sinapsi celebrali umane è persino eccitante, direi quasi erotico. Ve li presento, si chiamano transumanisti.
Come si legge su Wikipedia, "il transumanismo è un movimento intellettuale e culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive (...) in vista anche di una possibile trasformazione post-umana". Ciò significa che i transumanisti vedono l'ambiente e l'organismo umano come qualcosa di "perfezionabile", di modificabile insomma, attraverso la tecnologia.
Definizioni come quella di Anders Sandberg ("Il Transumanesimo è la filosofia che afferma che noi possiamo e dobbiamo svilupparci a livelli, fisicamente, mentalmente e socialmente superiori, utilizzando metodi razionali"), o come quella di Robin Hanson ("Il Transumanesimo è l'idea secondo cui le nuove tecnologie probabilmente cambieranno il mondo nel prossimo secolo o due a tal punto che i nostri discendenti non saranno per molti aspetti 'umani'") la dicono lunga sul tipo di mondo - e di uomo - che sognano queste persone: un ambiente totalmente controllato all'interno del quale si muovono dei semi-robot virtualmente eterni.
L'eliminazione dell'invecchiamento, il potenziamento delle capacità intellettuali, fisiche e fisiologiche dell'uomo, infatti, sono tra i punti principali del Transumanesimo. I transumanisti sono favoreli all'utilizzo di tecnologie controverse come l'eugenetica, la crionica, la nanotecnologia, la neurofarmacologia, le protesi artificiali e le interfacce tra la mente e le macchine: addirittura sperano che la coscienza individuale possa un giorno essere trasferita su un supporto digitale ("mind uploading"). E accolgono con gioia tutto ciò che può contribuire all'avvento di tale condizione postumana su scala globale. Al contrario di noi poveri provincialotti che piagnucoliamo terrorizzati quando sentiamo parlare di microchip sottocutaneo.
Per intenderci, il popolo transumanista vede degli eroi in gente (a mio modo di vedere, un pò pericolosa) come Mark Gasson (nella foto a sx), senior research del Cybernetic Intelligence Research Group dell'università di Reading. Gasson studia da anni i legami tra cervelli computerizzati e sistema nervoso, ed è anche stato il primo a sviluppare, nel 2008, un'interfaccia diretta capace di mettere in comunicazione i nervi di un topo con i circuiti di un computer, dimostrando che, beh, si può fare! Recentemente è tornato a far parlare di sè per essersi impiantato un chip ed essersi è lasciato infettare da un virus tecnologico. Ecco, non lo trovate arrapante?
C'è n'è ancora! Joseph Fletcher, considerato un fondatore della bioetica, nel suo libro del 1974 "The Ethics of Genetic Control: Ending Reproductive Roulette" ("L'etica del controllo genetico: la fine della roulette riproduttiva") sostiene apertamente l'idea di controllare le caratteristiche genetiche dei nascituri: lo Stato dovrebbe insomma utilizzare al massimo le possibilità offerte dalla scienza per dirigere la propria riproduzione ed evoluzione. Non solo. Fletcher suggerisce anche la possibilità di creare esseri "paraumani", geneticamente modificati utilizzando genoma umano e di animali: una sorta di uomo-mucca al quale possano essere affidati lavori pericolosi, da produrre ovviamente secondo le specifiche necessità di una data impresa. Qualcosa insomma di molto simile a quanto descritto nel romanzo distopico "Il mondo nuovo" ("Brave new world") di Aldous Huxley, dove vediamo un'umanità progettata sin dalla nascita e suddivisa in classi di lavoro.
Il parallelismo risulta ancora più interessante alla luce del fatto che Huxley era il fratello di Julian Huxley(nella foto a dx), di professione genetista, colui che coniò il termine Transumanesimo e per primo ne espresse la filosofia. Viene da pensare che Aldous non vedesse molto di buon occhio (e in qualche modo denunciasse) le idee del fratello Julian. Ad ogni modo, qui dobbiamo occuparci di lui: vice presidente della società eugenetica, primo Direttore dell'UNESCO e socio fondatore del WWF, che come sappiamo annoverava tra i fondatori anche ex nazisti e membri del Bilderberg, J. Huxley parlava tranquillamente della sterilizzazione o castrazione di "certe classi di persone anormali o difettose", ed era contrario alle unioni miste "del nero e del tipo caucasico", i quali secondo lui darebbero luogo "ad ogni sorta di organismi disarmonici".
Ciliegina sulla torta, non posso non citare uno dei "guru" del movimento, l'iraniano Fereidoun M. Esfandiary (scomparso nel 2000, nella foto a dx), scrittore, futurologo, filosofo e consulente di un buon numero di aziende (nonchè delle Nazioni Unite), il quale cambiò il suo nome in FM-2030 in primis per riflettere la speranza che avrebbe vissutto 100 anni (arrivando, per l'appunto, al 2030), e poi - cosa ben più importante - per "liberarsi della pratica diffusa di convenzioni che affondano le loro radici in una mentalità collettivista, ed esistono solo come una reliquia tribalista del passato dell'umanità". Amen. Esfandiary è divenuto noto soprattutto per molte sue previsioni sulle tendenze sociali dal 1970 al XXI secolo rivelatesi straordinariamente profetiche, come la globalizzazione, la fecondazione in vitro e la correzione dei difetti genetici, le teleconferenze e - si, anche questo! - le televendite.Ma è rimasto nell'immaginario collettivo di molti per essere stato la prima persona al mondo a usufruire della più avanzata tecnologia di vetrificazione crionica. Vale a dire che Esfandiary si è fatto ibernare, fiducioso che un giorno (magari nel 2030?) la tecnologia lo riporti in vita. Tutt'ora il suo corpo si trova alla Alcor Life Extension Foundation di Scottsdale, in Arizona.
Pare infatti che quello che è stato possibile per un organo animale (Esperimento alla Alcor) non possa per induzione essere impossibile per un corpo intero, umano o animale. A meno che non si ammetta l'esistenza di una parte sovrannaturale (l'anima) che una volta dipartita impedisca il funzionamento del corpo anche se perfettamente rigenerato in ogni sua parte. Ma, manco a dirlo, i transumanisti a queste cose non credono.
Ok, diciamo che a prima vista è difficile farseli piacere. Soprattutto ai credenti i Transumanisti non devono ispirare molta simpatia. E' evidente che parliamo di posizioni, per l'appunto, diametralmente opposte. Anche molti laici avranno molto da ridere sulla loro "etica". Provate - se ce la fate - a prendere tutto questo orrore come un semplice dato di fatto. Fate un'ulteriore sforzo, e provate a non giudicare. Dopotutto (prendete anche questo come un dato di fatto), sembra che abbiano capito molte più cose di noi. E che qualche post-umano sia già in circolazione.....
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