Quando parliamo di Nuovo Ordine Mondiale coi "profani" spesso ci sforziamo di far capire loro come la "fantascienza", propriamente detta, non esista più. Certo, (ancora) non possiamo viaggiare alla velocità della luce in lungo e in largo per il cosmo, ma le tecnologie in possesso dell'umanità sono molto più avanzate di quanto non si sospetti e non è folle credere che nel giro di pochi decenni potremmo anche viaggiare tra le dimensioni.
Qui subentra la fine della fantascienza come la conosciamo e l'inizio della realtà. Il punto è che non si tratta di incubi: da decenni oramai va avanti un processo di centralizzazione del potere, la così detta globalizzazione. Un'elite di potenti sta seriamente pensando a come controllare l'intero pianeta. E si sta dotando degli strumenti per farlo.
L'ultima novità (per non dire aberrazione) in fatto di spionaggio ambientale è costituita dagli insetti-cyborg. Insetti bionici, metà animali metà macchine, che vengono controllati a distanza con un telecomando.
L'ultima novità (per non dire aberrazione) in fatto di spionaggio ambientale è costituita dagli insetti-cyborg. Insetti bionici, metà animali metà macchine, che vengono controllati a distanza con un telecomando.
Le prove "a filo" con la falena-cyborg |
Vere e proprie cyberfarfalle sono state realizzate ad esempio già diversi anni fà presso i laboratori della Cornell University negli USA: sono riusciti addirittura a impiantare dei "dispositivi nanofluidi" già all'interno della larva o della pupa, vale a dire all'interno di insetti non ancora del tutto maturi. E' possibile dunque inserire una qualche forma di dispositivo elettronico nella futura farfalla, dispositivo che viene poi "integrato" dai tessuti e dalle strutture organiche dell'insetto durante la crescita. Un sistema di controllo collegato al cervello e ai nervi che serve per guidare l’insetto con un telecomando, magari fino alla vostra casa. Sottilissime fibre (elettrodi) infatti sono capaci di generare impulsi elettrici che costringono l’insetto a muoversi o a virare, come riporta il New Scientist (http://www.newscientist.com/article/mg19726461.800-the-cyborg-animal-spies-hatching-in-the-lab.html). Per il comando si usano segnali a radiofrequenza.
Badate bene: grazie al dispositivo in questione non solo è possibile controllare il volo e la posizione degli sciami o del singolo individuo, ma anche effettuare intercettazioni ambientali, tramite l'impianto di microfoni o microcamere.
Badate bene: grazie al dispositivo in questione non solo è possibile controllare il volo e la posizione degli sciami o del singolo individuo, ma anche effettuare intercettazioni ambientali, tramite l'impianto di microfoni o microcamere.
Josè Delgado col suo toro "modificato" nel 1964 |
Una interfaccia spionistica organico-elettronica a disposizione di chi e perchè?
Presto detto: della DARPA (http://it.wikipedia.org/wiki/DARPA), un'agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per USO MILITARE. << DARPA è alla ricerca di proposte innovative per sviluppare la tecnologia di creazione di cyberinsetti >> si legge in una nota dell'agenzia governativa: << L'obiettivo finale di questo programma è la realizzazione di un insetto capace di raggiungere (...) un obiettivo posto a centinaia di metri di distanza, utilizzando un controllo remoto o un GPS >>.
Alla faccia della fantascienza! Siamo di fronte a insetti, esseri viventi, con impianti cibernetici, controllati da un satellite come marionette allo scopo di spiarci. Se vi sembra assurdo sappiate che esistono anche dei precedenti: Il controllo a distanza è stato già sviluppato su ratti, piccioni e addirittura squali. E se imputate il tutto agli anni 2000, sappiate che già negli anni '50 un certo José Delgado dell’Università di Yale impiantò degli elettrodi nel cervello di alcuni animali per controllarne il movimento. I suoi esperimenti ebbero così successo al punto che nel 1964 decise di dare una dimostrazione spettacolare con un toro “modificato”: scese nell’arena di Cordoba in Spagna, si posizionò davanti alle corna del suo "Frankeinstein" e soltanto pochi secondi prima di essere trafitto pigiò un interruttore per fermare il toro.
Più recentemente, Linda Hermer-Vasquez dell’Università della Florida (Gainesville) ha addestrato topi-cyborg a identificare odori specifici come quello emanato dagli esseri umani o dagli esplosivi. Le sue cavie, guidate con un joystick, segnalano se sotto le macerie di un palazzo c’è una persona sepolta o una bomba.
Presto detto: della DARPA (http://it.wikipedia.org/wiki/DARPA), un'agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per USO MILITARE. << DARPA è alla ricerca di proposte innovative per sviluppare la tecnologia di creazione di cyberinsetti >> si legge in una nota dell'agenzia governativa: << L'obiettivo finale di questo programma è la realizzazione di un insetto capace di raggiungere (...) un obiettivo posto a centinaia di metri di distanza, utilizzando un controllo remoto o un GPS >>.
Alla faccia della fantascienza! Siamo di fronte a insetti, esseri viventi, con impianti cibernetici, controllati da un satellite come marionette allo scopo di spiarci. Se vi sembra assurdo sappiate che esistono anche dei precedenti: Il controllo a distanza è stato già sviluppato su ratti, piccioni e addirittura squali. E se imputate il tutto agli anni 2000, sappiate che già negli anni '50 un certo José Delgado dell’Università di Yale impiantò degli elettrodi nel cervello di alcuni animali per controllarne il movimento. I suoi esperimenti ebbero così successo al punto che nel 1964 decise di dare una dimostrazione spettacolare con un toro “modificato”: scese nell’arena di Cordoba in Spagna, si posizionò davanti alle corna del suo "Frankeinstein" e soltanto pochi secondi prima di essere trafitto pigiò un interruttore per fermare il toro.
Più recentemente, Linda Hermer-Vasquez dell’Università della Florida (Gainesville) ha addestrato topi-cyborg a identificare odori specifici come quello emanato dagli esseri umani o dagli esplosivi. Le sue cavie, guidate con un joystick, segnalano se sotto le macerie di un palazzo c’è una persona sepolta o una bomba.
In Cina nel 2007 sono riusciti a controllare e guidare a distanza il volo dei piccioni. L'esperimento è stato realizzato nel Centro di ricerca di tecnologia robotica dell'Università di scienza e tecnologia di Shandong. Con una serie di micro elettrodi sistemati nel cervello degli uccelli, i ricercatori affermano di averne condizionato il volo, ordinando loro di volare a destra o a sinistra, oppure di planare verso l'alto o verso il basso.
Mai più che adesso è d'obbligo parlare dell'aspetto etico di tutto questo. Non solo questi signori continuano subdolamente a sperimentare e realizzare (lo ripeto, coi soldi nostri) sistemi per controllarci e limitare le nostre libertà civili. Ma lo fanno tramite esseri viventi, entità biologiche, senzienti, che non possono certo dire "NO". Ci piacerebbe sapere qual'è la posizione della Chiesa nei confronti di tutto questo. Ma soprattutto, dove sono i movimenti ambientalisti? I paladini dell'ambiente e degli ecosistemi non sono al corrente di tale scempio e non si occupano di denunciare l'abuso perpetrato dal loro Paese su esseri tanto belli e delicati come le farfalle.
Non ci resta che ribadire che la fantascienza è morta. In attesa che arrivino i primi umani-cyborg, tenete un buon insetticida a portata di mano.
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Non ci resta che ribadire che la fantascienza è morta. In attesa che arrivino i primi umani-cyborg, tenete un buon insetticida a portata di mano.
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Se vi interessa l'argomento, vi invitiamo a leggere (o rileggere) il nostro articolo "L'UOMO VECCHIO e L'UOMO NUOVO | Torture via radio e mutazioni mentali": http://noanoagenda.blogspot.com/2010/12/luomo-vecchio-e-luomo-nuovo-torture-via.html.
Parliamo di ARMI PSICONEUROLOGICHE: Tramite elettrodi impiantati sottopelle fraudolentemente nel corso di interventi chirurgici (o semplici iniezioni) alcuni "burattini" nell'ombra sono in grado di provocare nella persona allucinazioni, crisi di panico e perdita della memoria.
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